Sguardo e ascolto: impegno di comunità
"Consideriamo la verità di queste vittime della violenza, guardiamo la realtà coi loro occhi e ascoltiamo i loro racconti col cuore aperto. Così potremo riconoscere l'abisso del male nel cuore della guerra e non ci turberà il fatto che ci trattino come ingenui perché abbiamo scelto la pace". (Fratelli tutti, n.261)
Le parole di Papa Francesco nell'Enciclica sulla fraternità e l'amicizia sociale sono un'istantanea della realtà che ci circonda. Viviamo immersi in un contesto di continue tensioni internazionali, in cui le tragedie e gli orrori dell'ultimo secolo sono fagocitati dalla bramosia degli interessi personali. Il tutto sempre a discapito dei più fragili. Ed ecco che dopo i due anni di pandemia, il conflitto nel cuore dell'Europa interpella nuovamente le coscienze di tutti: era evitabile? Cosa posso fare io? Cosa fare come collettività? Papa Francesco propone un doppio percorso che coinvolge due sensi: vista e udito. In un mondo che fa fatica a trovare ragioni e motivazioni forti, lo sguardo decifra le ragioni profonde, quelle legate ai bisogni intimi della persona, alla sua stessa natura, alla sua spiritualità. La ragione del cuore! Qui s'innesta l'ascolto che diventa condivisione, accoglienza delle domande, anche inespresse, delle paure e delle sofferenze. L'ascolto è impegno personale e passione per la Verità.