Scatti d'Autore, la casa della fotografia
Il 22 ottobre presentazione a Pignataro Interamna del volume che accompagna la mostra fotografica nello Spazio Polifunzionale del Comune
di Rocco Zani
Insolito, se non addirittura unico, ciò che accade in un piccolo comune del Lazio meridionale. Pignataro Interamna ha 2500 abitanti sparsi tra le mura di un microscopico centro storico e i pianori generosi della Valle dei Santi. Eppure, in un territorio (questo) storicamente ostile ad uno sguardo concreto e consapevole sull'arte e sulla cultura in genere, il minuscolo comune ha un primato invidiabile.
E' nata qui una preziosa struttura espositiva unica nella sua natura, per frazioni di luci e di spazi, per una architettura che sa di contemporaneo ed efficienza. Non già un luogo "prestato" – come solitamente accade - all'impegno culturale e artistico, piuttosto uno spazio che nasce esclusivamente per tale dimensione. E nasce con una raffinata mostra fotografica, il prologo di questo inedito percorso. Curata dall'artista Alberto D'Alessandro – una grande passione per la fotografia la sua – la mostra ospita le opere di autori che hanno fatto dell'immagine fotografica una sorta di testimonianza incalzante, al pari della pittura e della scultura, quasi a ribadire il ruolo centrale – e non più subalterno – che la fotografia ha ormai da tempo nel panorama delle arti visive.
Sono "scatti d'autore" (da qui il titolo della rassegna) quelli presenti nel nuovo spazio, storie microscopiche e insolite per "raccontare" il territorio che non è più confinamento geografico, piuttosto illimite immaginifico di luoghi, di sguardi, di rocambolesche identità. Un viaggio, quello ipotizzato dal curatore, che attraversa la memoria – individuale e collettiva – per farne resoconto corrente: mai anacronistico o sorpassato, perché la memoria non è soltanto appartenenza, ma, suggerimento, ipotesi del divenire.
Allora il luogo – ovvero i luoghi – narrato è soprattutto
contaminazione, tolleranza, patrimonio comune, prossimità e distacco, fragilità
e consapevolezza. Le immagini sono ritmo e passo di questo tempo: sono gli
occhi smarriti, lo spaesamento dell'ombra, i ritratti "molesti", le agore
accoglienti di ogni nostro ripensamento. La mostra ospita le opere di Angela Antuono, Luigi Baggi, Silvia
Capoccia, Giacomo Cestra, Benedetto Ciacciarelli, Romeo Fraioli, Stefano
Gerardi, Cosimo lanni, Mauro Pagnanelli, Mario Palma, Mario Piselli, Franca
Tribioli.