Lo sguardo rivolto a Gesù: La vocazione della famiglia.
di Egidio Cappello
Continua la nostra lettura dell'Esortazione Amoris Laetitia... oggi leggiamo il terzo capitolo
Il terzo capitolo dell'Esortazione "Amoris laetitia" è dedicato all'insegnamento della Chiesa sul matrimonio e la famiglia. Sulla base delle indicazioni dei Padri Sinodali, il Santo Padre afferma che la dottrina si fonda sulla qualità dello sguardo di Gesù. Gesù guarda con amore e tenerezza gli uomini e le donne che incontra. Lo sguardo di Gesù deriva dall'alleanza di amore stabilita tra l'uomo e Dio, alleanza che trova nella famiglia la sua massima espressione. La famiglia, quale dimora del Dio incarnato, ha tutte le virtù per diventare luce nel buio del mondo. La famiglia di Nazareth colora di Spirito Santo la comunione coniugale di ogni luogo e tempo. In un quadro di armonia tra la divinità e l'umanità, inserita nella storia di Dio, il discorso sulla famiglia perde la propria consistenza particolare per entrare nella grande problematica del progetto d'amore preparato da Dio per l'umanità intera. In questo quadro Il Papa inserisce il tema della sessualità e al paragrafo 74 sostiene che l'unione sessuale è per gli sposi via di crescita nella vita della grazia. L'unione sessuale è il "mistero nuziale". Il Santo Padre specifica ancora che Il valore dell'unione dei corpi è dato dal consenso espresso dagli sposi. Il consenso espresso, con il quale l'uomo e la donna manifestano la volontà di donazione della propria vita, libera la sessualità da qualsiasi ambiguità. In ogni propria manifestazione, in ogni propria azione, la famiglia è strumento dell'azione divina e vive i tratti della Trinità di Dio. La famiglia è immagine di Dio. Papa Francesco fa autorevoli riferimenti ai documenti della Chiesa, dal Concilio Vaticano II, in cui si riflettono i principi fondanti la vita matrimoniale. C'è un punto focale che unisce le affermazioni dottrinarie riportate, ossia che il matrimonio è opera di Dio ed è un dono meraviglioso. Anche la sessualità è un dono meraviglioso di Dio. " Non rifiutatevi l'un l'altro", scrive san Paolo. L'inclusione del tema della sessualità tra gli aspetti dell'amore coniugale non è nuovo, ma in Francesco il tema riceve come un profumo di naturalità e di vera umanità. La sessualità è accolta infatti come l'espressione più qualificante dell'amore umano e quindi come fattore di creatività e di promozione della pienezza e della perfezione dell'uomo. A quanti non conoscono la natura della sessualità, Papa Francesco dice che è necessario che tutti facciano proprio il pensiero di Dio sull'uomo e agiscano in coerenza con esso. Con il miglior spirito missionario e con senso realistico strabiliante, Papa Bergoglio dice che l'errante in materia sessuale è un peccatore che comunque desta l'interesse del Signore.
Nel paragrafo 79, dopo aver accennato a situazioni familiari precarie e chiuse alla trasmissione della vita, il Papa si rivolge ai pastori e dice:" Sappiano i pastori che, per amore della verità, sono obbligati a ben discernere le situazioni. E' necessario essere attenti al modo in cui le persone vivono e soffrono a motivo della loro condizione". L'attenzione verso la vita è fondamentale. Il Papa ritorna a riflettere sul diritto alla vita nella sua veste di abito concreto e non tralascia di esprimere negatività su quanti praticano l'esercizio dell'aborto e su quanti negano i diritti della crescita e della educazione delle giovani generazioni. L'attenzione alla vita si estende anche ai momenti della morte. In concreto, al paragrafo 83, il Papa rammenta l'obbligo morale dell'obiezione di coscienza, l'approvazione del diritto alla morte naturale, la negazione dell'accanimento terapeutico e il rifiuto totale dell'eutanasia. In poche battute Papa Francesco raccoglie i capitoli fondamentali del suo pensiero, capitoli incentrati in un'unica trama concettuale: la santità della vita umana e la santità della persona. Alla fine del capitolo Papa Bergoglio ritorna ad un principio già espresso : l'analogia tra la famiglia e la Chiesa. La Chiesa è famiglia di famiglie, egli scrive, e questo vuol dire che la Chiesa è ricca di un mondo infinito di amore e di tenerezza. "L'amore vissuto nelle famiglie è una forza permanente per la vita della Chiesa".
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