La lettera di Papa Francesco al prete gesuita che difende i diritti Lgbtq: «Dio è padre di tutti»
Francesco ha inviato una missiva a James Martin, esprimendogli sostegno per le sue posizioni nei confronti della comunità omosessuale: "Prego per i tuoi 'fedeli' e i tuoi parrocchiani".
Papa Francesco ha inviato una lettera al prete gesuita James Martin esprimendo sostegno alle sue posizioni di "accompagnamento" comprensivo nei confronti della comunità Lgbtq+. La breve missiva scritta in spagnolo è stata pubblicata dallo stesso Martin su Twitter. «Dio si avvicina con amore a ognuno dei suoi figli, a tutti e a ognuno di loro. Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre», scrive Jorge Bergoglio in quella che sembra una correzione di rotta dopo la nota diplomatica del Vaticano sul Ddl Zan. E ancora: «Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte. Prego per te affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza».
La lettera è stata inviata dal pontefice in occasione di un webinar dedicato ai cattolici Usa che si occupano di diritti Lgbtq+. Il reverendo Martin, direttore della rivista gesuita America e autore di best seller sul rapporto tra Chiesa e omosessuali, negli Stati Uniti è diventato bersaglio dell'ultradestra. Nel 2017 è stato nominato proprio da Papa Francesco consulente per la comunicazione del Vaticano. Su Twitter ha spiegato di aver scritto un messaggio al pontefice per informarlo che un suo nipote era stato battezzato con il nome di Francesco e per ricordargli l'appuntamento, chiedendogli un messaggio di incoraggiamento.
Alla fine del testo Francesco ringrazia padre Martin per il suo zelo pastorale e per la sua «capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio». «Prego per i tuoi fedeli, i tuoi 'parrocchiani' - conclude il Papa - tutti coloro che il Signore ha posto accanto a te perché tu ti prenda cura di loro, li protegga e li faccia crescere nell'amore di nostro Signore Gesù Cristo».
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