L’amore nel matrimonio
Leggiamo oggi il quarto capitolo di Amoris Laetitia
di Egidio Cappello
Il quarto capitolo dell'Amoris Laetitia riflette l'amore coniugale.
Papa Francesco entra con discrezione nel mondo profondo della vita di coppia e ne coglie la vastità degli atteggiamenti e dei comportamenti. Fissa in premessa il vero amore, quello voluto da Gesù e lo ricava dall'Inno alla Carità di San Paolo. Il vero amore, scrive il Papa, si caratterizza per le seguenti doti: la pazienza, la benevolenza, l'assenza totale dell'invidia, l'assenza di vanagloria, l'amabilità, il distacco generoso da se stesso, la pace e la serenità interiore, la negazione di ogni tipo di violenza, il perdono, la gioia per la felicità degli altri, la fiducia, la speranza, la sopportazione. Il vero amore " tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta". L'amore coniugale è un amore che cresce, che avanza gradualmente con la progressiva integrazione dei doni di Dio. Dopo quello che ci unisce a Dio, l'amore coniugale è "la più grande amicizia", un'amicizia forte, rafforzata ancor più dalla determinazione a tener fuori dalla vita di coppia la cultura del provvisorio, la cultura del temporaneo. In molti luoghi del documento Papa Francesco addita nella cultura del provvisorio l'origine di situazioni di stagnazione e di palude della vita e accompagna le sue analisi con la convinzione che il mondo interiore dei coniugi è inserito naturalmente in un processo di costante crescita spirituale.
Questo scenario di dinamicità verso la perfezione vuole che "il matrimonio non sia stato istituito solo per la procreazione ma affinché l'amore reciproco abbia le sue giuste manifestazioni e si sviluppi e arrivi a maturità". Notevole la facilità con la quale il Papa inserisce l'amore contemplativo nella normale vita coniugale. E' una idea rivoluzionaria in quanto la contemplazione ha sempre significato un evento straordinario, per lo più privo di legami con la realtà quotidiana. Papa Bergoglio è totalmente immerso nella vita di coppia da cogliere in essa i semi della santità e della eternità, semi che devono crescere attraverso la volontà dei soggetti, attraverso la cura della gioia dell'amore.
E' chiaro il supporto di Dio. Dio ama la gioia dei suoi figli, Dio respinge la sofferenza e la negazione della vita. Il mondo delle emozioni, non solo va preservato, ma promosso perché cresca e maturi verso la pienezza dell'amore. Nell'amore coniugale, la più grande amicizia, la relazione deve essere fervida e profonda, corroborata dal dialogo. Papa Francesco insiste sulla importanza del dialogo e di questo cerca di fornire il volto autentico. Spesso il dialogo ha un fondamento diabolico, spesso un membro non ha diritto alla parola, spesso l'unione è scarabocchiata dalla sottomissione e dal potere e accoglie, nel silenzio, la violenza e la morte. Papa Francesco trova lo spazio per ribadire un concetto fondamentale del suo pensiero ossia che una unione coniugale non fondata sulla libertà e sulla ragione dei coniugi è falsa e bugiarda. Anche la dimensione erotica dell'amore, dono di Dio, deve godere della passione e della ricerca del bene. Nell'amore giusto si manifesta l'autentica dignità del dono di Dio.
Papa Francesco nobilita così l'amore coniugale da cancellare vecchie considerazioni sulla presunta inferiorità dell'amore coniugale rispetto all'amore verginale.
La verginità, egli scrive, è una forma di amore come l'amore coniugale. Se la vita familiare è cammino verso la perfezione e l'amore ne è la condizione fondamentale, dobbiamo concludere che l'amore coniugale è una condizione che porta alla perfezione. La continenza non ha niente di superiore rispetto all'amore sessuale dei coniugi. La persona sposata può vivere l'amore in altissimo grado, come Maria, come Giuseppe, come Pietro. La perfezione è possibile e accessibile ad ogni uomo.
La verginità e il matrimonio
sono e devono essere modalità diverse di
amore perché l'uomo non può vivere senza amore. Il Cap. IV dell'Amoris Laetitia
ha destato molte preoccupazioni a conservatori e difensori di vecchie
congetture. Credo invece che Papa Francesco spieghi la concezione dell'amore
coniugale secondo gli insegnamenti di Gesù. Non ci sono esclusioni,
gerarchizzazioni o tagliuzzamenti
all'interno dell'amore di Dio. Ogni uomo è chiamato, perché ne ha gli
strumenti, a conseguire la propria perfezione e se gode di unione sponsale, va
più spedito il suo cammino verso la maturità.
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