Isernia con l'Abruzzo. Depositate le firme. Ora si dica un bel "No, grazie!"

13.12.2024

Si dica un bel "No, grazie!". Lo diciamo con grande convinzione. Il Comitato promotore del Referendum per chiedere il passaggio della Provincia di Isernia con l'Abruzzo ha depositato le firme necessarie per chiedere la consultazione popolare. La nostra Testata, da subito, si è schierata contro. E le ragioni sono tante: sono identitarie, sociali e molto altro. Il passaggio della Provincia di Isernia con l'Abruzzo sancirebbe, di fatto, lo smembramento del Molise, una regione giovane (60 anni sono pochi), che ha un enorme potenziale inespresso, una sua identità, un suo patrimonio, una bellezza che merita di essere salvaguardata e rilanciata. Il Molise ha tanti problemi, strutturali, infrastrutturali, economici, sanitari, spesso risultato di una mala gestio che per tanti, troppi anni è stata all'ordine del giorno, di una Politica che troppo spesso non è stata all'altezza. Il Molise è una regione piccola, gravata dallo spopolamento, dalla povertà demografica. Che fatica e molto a farcela.

Isernia è una delle due Province della regione e, per molti aspetti, rispecchia queste difficoltà. Ma le soluzioni sono tante e in Italia esistono altre realtà, altrettanto piccole, che ce l'hanno fatta. Esistono possibilità politiche, esiste la possibilità di annettere al Molise altri territori che, per altro, insistono in questa direzione. Ma smembrare la Regione a noi sembra la più sciagurata delle soluzioni. Per altro si sta chiedendo di essere (ri)annessi a una Regione che non è priva di difficoltà, che per molti aspetti vive gli stessi problemi e le stesse "povertà" del Molise. Diventare la periferia di una periferia non crediamo sia una soluzione intelligente. 

Certo va corretto il percorso fin qui visto, serve uno snellimento dell'apparato burocratico e amministrativo, l'alleggerimento della spesa pubblica e dei costi della politica, una maggiore "visione" da parte degli enti locali in ambito per esempio di turismo, maggiore capacità organizzativa (perché abbiamo visto, ad esempio ad Altilia, che quando si è capaci, funziona!) maggiore coraggio nel promuovere il territorio, eliminando magari quelle faziosità di nicchia che fanno solo tanto male, un rilancio della nostra costa e dei territori interni che di bellezza sono ricchissimi. Abbiamo visto in questo 2024 diversi nostri paesi arrivare ad un passo dall'essere Capitale della Cultura, Capitale del Libro... segno che del buono c'è! Che si può fare!

Ma... fuggire! Fuggire non ci sembra davvero una soluzione, quanto meno non lo è andando in quella direzione! Non si risolve il problema della padella saltando a pié pari nella brace!  

Il Molise non solo esiste, ma ha anche tanto da dire!

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