Il potere del linguaggio orale: la chiave per sviluppare lettura, scrittura e pensiero critico

15.03.2025

di Mario Garofalo

Nel corso degli anni, durante le mie esperienze come insegnante di alfabetizzazione, ho imparato che spesso viene trascurato un aspetto fondamentale nel processo di apprendimento: il linguaggio orale. Siamo abituati a concentrarci sulla lettura e sulla scrittura, ma dimentichiamo che il linguaggio parlato è il primo strumento che gli studenti utilizzano per entrare in relazione con il mondo e con gli altri. In realtà, è proprio attraverso il linguaggio orale che si pongono le basi per tutte le altre competenze linguistiche. La capacità di esprimersi chiaramente e in modo articolato è il primo passo verso un pensiero più strutturato e, successivamente, verso la lettura e la scrittura.

Nel mio lavoro, ho sempre cercato di far comprendere ai miei studenti quanto sia importante parlare, raccontare, discutere. Quando un ragazzo impara ad esprimere verbalmente le proprie idee, non sta semplicemente comunicando: sta dando forma al suo pensiero. Quando uno studente è in grado di parlare di ciò che ha letto o di un argomento che stiamo esplorando insieme, inizia a comprendere davvero il significato di ciò che ha imparato. Spesso, sono proprio queste conversazioni che permettono agli studenti di fare il passo successivo quando si tratta di scrivere. La verbalizzazione aiuta a chiarire le idee e a strutturare il pensiero, rendendolo più comprensibile sia per sé che per gli altri.

Ho visto con i miei occhi come il linguaggio orale diventi il terreno fertile in cui si sviluppano altre competenze. Ogni discussione, ogni riflessione orale che stimola il dibattito arricchisce il vocabolario degli studenti, li aiuta a organizzare le idee in modo più logico e critico. Quando uno studente è costretto a spiegare o argomentare un concetto, non fa solo un esercizio di comunicazione, ma esercita anche la sua mente. La possibilità di confrontarsi, di mettere in discussione e rielaborare le idee altrui è essenziale per lo sviluppo di una visione più complessa del mondo.

Ho imparato che, per quanto la lettura e la scrittura siano fondamentali, è il linguaggio parlato che fa da ponte per sviluppare il pensiero critico e la comprensione profonda. Un altro aspetto che ho compreso in questi anni è che il linguaggio orale ha un'importanza speciale in termini di inclusività. Ogni studente arriva con il proprio bagaglio linguistico, che è fortemente influenzato dalla sua famiglia, dal contesto sociale e culturale. Alcuni potrebbero non aver avuto, a casa, le stesse opportunità di sviluppare il linguaggio in modo ricco e variegato, ma attraverso l'interazione orale a scuola, tutti hanno la possibilità di partecipare, di essere ascoltati e di imparare a comunicare. È questo spazio di dialogo che crea un ambiente inclusivo, dove ogni studente ha la possibilità di esprimere il proprio punto di vista e arricchire il proprio vocabolario.

Vedere i ragazzi che, con il tempo, superano le loro difficoltà linguistiche grazie alla conversazione e alla riflessione in classe è una delle soddisfazioni più grandi del mio lavoro. L'insegnamento del linguaggio orale, inoltre, prepara anche alla scrittura. Non possiamo considerare lettura e scrittura come competenze separate dal linguaggio parlato. La scrittura è, in fondo, una forma di linguaggio "trasposto", e chi sa esprimersi chiaramente a voce avrà meno difficoltà a farlo anche per iscritto. Quando uno studente sa raccontare una storia con chiarezza, strutturare un pensiero in una conversazione, questo gli sarà di grande aiuto nel momento in cui dovrà scrivere. La capacità di organizzare un discorso orale, infatti, diventa la base su cui poggia la scrittura.

Nel corso della mia carriera, ho imparato che il linguaggio orale è molto di più di uno strumento di comunicazione: è la chiave per sviluppare tutte le altre competenze linguistiche. Se vogliamo che i nostri studenti diventino lettori, scrittori e pensatori critici, dobbiamo cominciare a dare valore alla parola. Il linguaggio parlato deve essere al centro del processo educativo, perché solo attraverso il dialogo, la riflessione e l'espressione verbale gli studenti possono davvero costruire il sapere. Ogni volta che uno studente parla, non sta solo comunicando: sta creando, riflettendo e imparando. E, come insegnanti, è nostro compito aiutarli a fare di questo strumento un mezzo potente per comprendere il mondo e per esprimere sé stessi.

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