Il mio presepe
23.12.2021
di Egidio Cappello
Nell'aria
c'è profumo di nuovo,di qualcosa
che inizia.Sento voci umane, voci di stupore, canti di
angeli e vagiti di bambini.Il pensiero corre
alla grotta
di Betlemme.Rivedo idealmente
la scena.Rifletto e
pongo gli attorial posto
giusto, i pastori, i
magi, i curiosi,le pecorelle.
Anch'io sono lì,per esserci,
per guardare. Il presepe
non è maiquello
dell'anno precedente.La stella è
fissa, fissi sono gli angeli,
la grotta e la mangiatoia.Anche
Giuseppe e Maria
non mancano
mai, coi loro sguardia fissare la
scena del mistero.Diversa è
invece la posizione di tutti gli
altri, perché diversaè la storia
di ognuno. Come è importante la distanza,da essa dipendela vista di
quel batuffolo,e la
scoperta del suo volto. Il mio posto
è alquanto lontano,una sorta di
nebbia non mi
lascia vedere.Come vorrei essereaccanto a
quella mangiatoia,ma lo so, quei
due posti davantisono
riservati al bue e all'asinello.
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