Green pass, approvato il decreto
Entrerà in vigore dal 6 agosto. Basterà una sola dose o il tampone. Esentati gli under 12 e chi non si può vaccinare. Nei locali varrà solo al chiuso e se seduti al tavolo. Nuovi criteri per entrare in zona gialla, arancione o rossa. Ipotesi quarantena ridotta per chi ha il Certificato verde. Stato di emergenza fino al 31 dicembre. Rimandata la decisione su trasporti e obbligo vaccinale per la scuola. Non riaprono le discoteche
Green pass obbligatorio dal 6 agosto con una dose di vaccino per tutti i cittadini che hanno più di 12 anni nei ristoranti al chiuso, e nei locali dove si consuma al tavolo, per assistere agli spettacoli al cinema e a teatro, per partecipare a eventi e competizioni sportive, per andare nelle piscine, nelle palestre, ma anche a fiere, sagre, convegni, parchi divertimento, sale gioco, partecipazione a concorsi. Cambio dei parametri per il passaggio nelle fasce di rischio. Le discoteche restano chiuse. Fuori dal decreto i temi di scuola, trasporti e lavoro.
È quanto prevede il decreto approvato dal consiglio dei ministri giovedì sera e annunciato dal presidente del consiglio Mario Draghi.
«Non è arbitrio, ma condizione per riaprire»
Locali al chiuso
Nei ristoranti sarà necessario presentare la certificazione verde sia per i clienti, sia per i lavoratori. Ugualmente nei bar al chiuso quando si consuma al tavolo.
Nuovi parametri per le zone
Il ministro Speranza ha spiegato che per passare in zona gialla, il riferimento sarà almeno il 10% dei posti occupati in terapia intensiva e 15% area medica. Per andare in arancione 20% terapia intensiva e 30 % area medica. Per la rossa 30% in terapia intensiva e 40% area medica.
Per questo aspetto il decreto sarà in vigore già da domani 23 luglio, per evitare che diverse regioni possano cambiare fascia in ottemperanza al vecchio criterio.
Tamponi a prezzi bassi
Per rilascio del green pass con il tampone, si sta immaginando la modalità per dare il tampone non gratuito ma a prezzo di costo, prezzi calmierati soprattutto per i ragazzini e per persone che non possono vaccinarsi per motivi di salute.
Scuola, trasporti e lavoro
Fuori dal decreto i temi di trasporti, scuola e lavoro. «A noi è parso che il decreto di oggi fosse già molto complicato per abbracciare tutti i problemi: scuola, trasporti e lavoro sono rimasti fuori dal decreto di oggi e saranno affrontati molto rapidamente, forse la settimana prossima. Richiedono provvedimenti specifici», ha sottolineato il presidente del Consiglio durante la conferenza stampa.
Questione Giustizia
Posta la fiducia, ma "siamo aperti a miglioramenti tecnici". Cartabia "è un investimento grosso da parte dello Stato che da anni non accadeva".
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