Grande perché piccola
Dobbiamo rimanere ancora ad ascoltare Maria che canta. Canta Dio, canta di sé, canta del mondo, canta della storia della salvezza, canta il modo di agire di Dio.
Maria si proclama "piccola", potremmo dire anzi "un nulla" dinanzi a Dio, e aggiunge: "Sono la schiava di Dio" e in tal modo afferma alcune verità fondamentali del vangelo.
Afferma che dinanzi a Dio tutti siamo piccoli e quasi nulla e perciò come tali dobbiamo riconoscerci. Santa Teresa d'Avila racchiudeva il rapporto tra la creatura e il Creatore in due sole parole: tutto, niente!
Dio è tutto, la creatura è niente. Un "niente" che Dio eleva alla sua stessa grandezza. Di qui comprendiamo un'altra importante verità: solo chi si riconosce piccolo davanti a Dio ed anche davanti agli uomini viene da Dio scelto a compiere cose e imprese meravigliose.
Potremmo fare molti esempi dalla storia, tuttavia, l'esempio più bello è Maria, la quale perciò da Dante è stata proclamata: "umile ed alta più che creatura". La più umile e perciò la più grande!
Dobbiamo imparare a tutti i costi questa lezione da Maria. Imparare ad essere umili, riconoscere cioè veritieramente la nostra piccolezza, non farci più grandi di ciò che siamo.
Né con Dio, né con i fratelli. Maria stessa, nel suo canto di lode, proclama un Dio che depone i potenti dai troni e innalza gli umili e disperde i superbi nei pensieri del loro cuore.
imparare la lezione di Maria ci farà essere il più vicini possibile alla grandezza di Dio.
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