Florenzano sotto l'assedio del fuoco incrociato
Da più parti e con azioni concrete si sta chiedendo la revoca dell'incarico del direttore generale dell'Azienza Sanitaria regionale. L'appello: ridiamo ai molisani il sacrosanto diritto ad una sanità efficiente
Continua la reprimenda del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale nel chiedere la revoca del mandato del direttore generale ASREM, Oreste Florenzano. Come vi abbiamo raccontato nelle scorse ore, anche il Sindaco di Isernia Piero Castrataro nei giorni scorsi si era espresso in modo analogo... senza dimenticare che in piena emergenza Covid, molti, anche dall'opinione pubblica avevano avanzato più di qualche riserva sul suo operato... erano i giorni degli ospedali da campo, degli elicotteri che portavano malati in ospedali di altre regioni perché, nonostante si sapesse bene a cosa si stava andando incontro, il Molise era riuscito a farsi trovare impreparato per fronteggiare la seconda ondata della pandemia, nonostante la prima avesse dato ampie lezioni. Erano i giorni di milioni di euro spesi per i moduli prefabbricati in molti casi nemmeno mai utilizzati.
Ora, pare, che il tempo stia stringendo. La situazione gravemente cronica della sanità regionale, che paventa addirittura la chiusura di interi reparti ospedalieri, che continua ad essere interessata dalla mancanza di medici, necessita di un cambio di passo, richiesto a gran voce, da più parti.
Nel pomeriggio di ieri 31 maggio, il portavoce del MoVimento in Consiglio regionale ha lungamente spiegato, sulla sua pagina Facebook, le ragioni che hanno spinto la sua forza politica verso una tale richiesta.
«È la seconda volta - ha scritto - che in Consiglio regionale portiamo una proposta per avviare la verifica dell'operato del direttore generale di Asrem, Oreste Florenzano, e procedere di conseguenza alla revoca dell'incarico.
Il principale responsabile dell'Azienda sanitaria regionale, infatti, a nostro avviso ha fallito tutti gli obiettivi che gli erano stati dati nel 2019 al momento della nomina. Ma le regole impongono che sia un ente terzo a stabilire responsabilità e inadempienze.
Ad ogni modo è sotto gli occhi di tutti che la nostra sanità pubblica sia il primo paziente terminale di questa regione. Ed è sotto gli occhi di tutti che Florenzano finora non sia stato in grado di salvarne le sorti.
La nostra proposta, che si discuterà molto probabilmente la prossima settimana, è basata infatti proprio su alcuni aspetti incontrovertibili: dal progressivo smantellamento dei servizi sanitari pubblici, alla problematica irrisolta della carenza di personale; dal mancato raggiungimento dei Livelli essenziali di assistenza, all'incapacità di programmare e gestire finanche l'ordinario.
Al presidente Toma e a tutte le forze politiche torniamo a chiedere quindi un atto di coraggio e responsabilità nei confronti dei molisani. Che intanto continuano a vedersi sempre più spesso privati del diritto alla salute, con interi reparti a rischio chiusura.
Il nostro non è un atto strumentale, ma un appello ad ogni singolo consigliere regionale, un'accorata richiesta affinché il Consiglio su temi così importanti superi visioni di parte e posizioni politiche per raccogliere semplicemente le preoccupazioni dei cittadini, per dare risposta ai sindaci, alle richieste di sindacati e operatori sanitari.
Rimettiamo al centro la salute, ridiamo ai molisani il sacrosanto diritto ad una sanità efficiente: su questi e altri atti a tutela della collettività sono pronto a mettere sempre la firma e la faccia».