Disastro sanità molisana. Il vaccino salvavita in Molise è a pagamento
L'ennesima falla di un sistema sanitario da rifondare
"Sono un soggetto allergico alle punture di Imenotteri (api, vespe, calabroni) e, per quanti si trovano nella mia condizione, la somministrazione del vaccino può rappresentare la differenza tra la vita e la morte". Così, all'ANSA, un cittadino di Campobasso che denuncia la difficile condizione di assistito dal Servizio sanitario regionale (Ssr), ma con 'limitazioni' rispetto a quelli di altre regioni.
"Lo scorso anno - racconta - il vaccino salvavita era fornito gratuitamente dall'Azienda sanitaria regionale (Asrem), dal 2021 invece è a pagamento". Spiega anche di appartenere a quelle categorie a rischio in quanto svolge attività di manutenzione e cura degli alveari.
"Il costo del vaccino - dice - è di 280 euro mentre quello della prima visita, per la diagnosi, nel 2021 è restato a carico del Servizio sanitario regionale. Inoltre - aggiunge - per sottoporsi all'inoculazione bisogna recarsi in Centri specializzati fuori regione e restarci fino a tre giorni, il tempo necessario per monitorare eventuali reazioni avverse, aggiungendo i costi del viaggio e soggiorno. In Molise - conclude - bisogna pagare per ottenere la somministrazione del vaccino mentre in altre regioni il costo è a totale carico del Sistema sanitario locale. Sarebbe opportuno che chi di competenza rivalutasse le decisioni assunte e apportasse le necessarie modifiche".
Dunque l'ennesima falla in un sistema sanitario, quello regionale del Molise, bisognoso e con urgenza di una radicale rifondazione. Questa è solo una tra le tante che abbiamo già visto e quelle che purtroppo saremo ancora costretti a vedere.
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