A Milano l’arte è solidarietà
"Non lasciamo sole le donne afghane"
di Rocco Zani

È il 1998 quando prende avvio, per iniziativa di Gabriella Brembati, l'attività espositiva negli spazi di via Scoglio di Quarto a Milano da cui la galleria prende il nome. Una attività cresciuta nel tempo e che ha assunto gradualmente una fisionomia più definitiva che ne ha fatto un punto di riferimento per ricostruire una peculiare storia delle ricerche visuali milanesi a cavallo tra il ventesimo e ventunesimo secolo.
"Non lasciamo sole le donne afghane" recita il manifesto che
accompagna la presentazione della mostra "Cento Artiste Solidali con le donne
afghane" fortemente voluta proprio da Gabriella Brembati. Il suo spazio
espositivo, in uno dei luoghi più suggestivi del capoluogo lombardo ospita, a
partire da 5 marzo prossimo, un evento di grande interesse coinvolgendo con
opere, interventi e performance, oltre cento artiste internazionali, storiche
dell'arte, musiciste, operatrici culturali. " Recluse, umiliate, violate,
negate. Con il ritorno dei talebani, le donne afghane rischiano la vita ogni
giorno per difendere i loro diritti...". A loro, portatrici di un dolore che non
ha frontiere geografiche o intellettuali, lo Spazio Scoglio di Quarto apre
idealmente le porte come segno di solidarietà, riflessione, militanza. Oltre
cento opere (lavori realizzati su un
supporto cartaceo diam. 30/34 cm)
saranno presentate in Galleria fino all'otto marzo. "Tondi" d'arte che si
propongono di ridare un volto alle donne afghane. Una forma volutamente uguale
per tutte le donne che hanno scelto di partecipare, come punto di partenza
unificante. La mostra apre il 5 marzo con l'intervento del C.I.S.D.A. per
concludersi l'8 marzo, giornata internazionale della Donna. Una serie di eventi
collaterali renderanno i tre giorni espositivi un momento di partecipazione
collettiva.
